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24 NOVEMBRE 2014
Questo breve contributo al Seminario organizzato dall’Associazione “Gruppo di Pisa” è stato elaborato con l’intento di fornire una mera introduzione alla discussione sul tema che mi è stato assegnato: pertanto, mi limiterò a ricordare le caratteristiche dell’intervento di revisione riguardante il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ed a riassumere il dibattito che si è svolto finora al riguardo.
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18 SETTEMBRE 2014
SOMMARIO: 1. L’introduzione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione: il quadro normativo europeo di riferimento. 1.1. Segue: il quadro normativo nazionale. 2. I nuovi vincoli costituzionali per le Regioni e gli enti locali: verso una contro-riforma del federalismo fiscale? 2.1. Segue: l’armonizzazione dei bilanci pubblici. 2.2. Segue: la disciplina attuativa della riforma costituzionale. 2.3. Segue: la legge n. 243 del 2012 sotto la lente della Corte costituzionale. La sentenza n. 88 del 2014. 3. Il disegno di legge costituzionale Boschi. 4. La giurisprudenza costituzionale in materia di autonomia finanziaria regionale. 5. Conclusioni: verso la contabilizzazione della Corte costituzionale?
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18 SETTEMBRE 2014
Come articolerò il mio ruolo di discussant? Visto che si tratta di lavori in progress (e devo dire che almeno in un caso la differenza tra la versione agostana e quella settembrina è rilevante), i miei rilievi - ché di vere e proprie critiche non parlerei - sono 'relativi', provvisori, in attesa di essere superati parallelamente all'avanzamento della ricerca, sempre ammesso che essi abbiano un fondamento.
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18 SETTEMBRE 2014
Sebbene la Storia non abbia costituito oggetto di particolare interesse da parte della dottrina classica del diritto è indubbio che essa – o meglio gli eventi che ad essa gli autori della scienza storica hanno ricondotto in ragione della rispettiva rilevanza nel lungo cammino dell’umanità – sia stata sovente oggetto di considerazione da parte dei tradizionali attori istituzionali: i legislatori (anche nella loro veste di autorizzatori di decisione assunte in sede internazionale), gli organi deputati all’esecuzione, le corti giudiziali.
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18 SETTEMBRE 2014
SOMMARIO: 1. Ratio dell’indagine. – 2. L’indipendenza: un concetto polisemico, da studiare... in context. – 3. Le garanzie dell’indipendenza. – 4. L’argomento “anatomico”: le modalità di selezione dei giudici a Lussemburgo e a Strasburgo. – 5. Un argomento “fisiologico”: le opinioni separate. – 6. Alcune possibili conclusioni e prospettive di indagine.
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18 SETTEMBRE 2014
SOMMARIO: PARTE I: Uno sguardo d’insieme. 1. Ricognizione preliminare del fenomeno. Una definizione minima; 2. Una sorta di presunzione di irragionevolezza degli automatismi; 3. Delega di bilanciamento e sentenze additive per deficit di flessibilità; 4. Andare oltre la delega di bilanciamento per comprendere il fenomeno; ovvero della necessità di fare un passo indietro; 5. Il ruolo del “fatto” nelle dichiarazioni di incostituzionalità sugli automatismi; 6. L’esigenza di flessibilità e la funzione legislativa vincolata al maggior grado di attuazione costituzionalmente possibile; [segue]
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18 SETTEMBRE 2014
SOMMARIO: 1. La vocazione eminentemente trasversale del principio di affidamento e le ragioni di una sua indagine. 2. Principio di continuità, certezza del diritto e affidamento legittimo. 3. Il controverso fondamento costituzionale del legittimo affidamento e la sua natura di principio frazionabile e immanente all’interno della Carta fondamentale. 4. L’ambito di applicazione del principio del legittimo affidamento nell’ordinamento interno e comunitario. 5. Leggi di interpretazione autentica e principio di affidamento. 6. Il principio di affidamento quale possibile limite all’impiego di leggi-provvedimento incidenti su rapporti di durata. 7. Il complesso bilanciamento tra la discrezionalità del legislatore e la salvaguardia dell’affidamento e la diversa prospettiva delle Corti alla luce del principio democratico.
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18 SETTEMBRE 2014
SOMMARIO: 0. Di cosa parliamo e come ne parlerò. – 1. Leonardo PACE, Gli automatismi legislativi nella giurisprudenza costituzionale. – 1.1. Automatismi legislativi. – 1.2. La prospettiva scelta dall’Autore. – 1.3. Una diversa prospettiva: il senso odierno della legge. – 1.4. Tornanti impegnativi di giustizia costituzionale. – 2. Mirko DELLA MALVA, “La storia oggetto del diritto”: il difficile bilanciamento tra tutela della dignità delle vittime, libertà di manifestazione del pensiero e protezione della democrazia. [segue]
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18 SETTEMBRE 2014
Sommario: 1. Le ragioni di un raffronto; 2. Italia. Gli elementi di diffusione del sistema: oscillazioni ed elementi di consolidamento; 2.1 Il canone dell’interpretazione conforme; 2.2 I rapporti con il diritto dell’Unione e con la CEDU; 2.3 La problematica ammissibilità nella sentenza n. 1 del 2014: cenni; 3. Francia. La faticosa evoluzione del controllo sulla costituzionalità delle leggi; 4. La riforma del 2008: attivazione normativa e prime (e provvisorie) indicazioni sul rendimento; 5. Alcune notazioni conclusive.
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06 GIUGNO 2014
1.- Il principio costituzionale dell’autonomia locale. 1.2.- Il principio fondamentale non si risolve nelle regole. 1.3.-. Il principio di autonomia come autogoverno della collettività locale (guardando al popolo ex art. 1 cost. -che esercita la sovranità- prima che all’ente locale come dimensione istituzionale). 1.4.- Il pluralismo delle autonomie. 1.5.- Il rapporto tra autonomia e unità 2. La produzione dello spazio nell’età globale. 2.1.- Dimensioni spazio temporali e prospettive reticolari. 2.2.- La produzione nazionale degli spazi di autonomia (le periodizzazioni). 3.- Dal principio alle regole, e ritorno: le direttrici per una ricerca di significato e valore. 3.1.-Il valore costantemente attualizzato. 3.2.- Le costanti di riferimento del valore delle autonomie.
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: 1. Problemi introduttivi: la necessità di una ricerca “circolare”. - 2. Partecipazione e democrazia. Un’ipotesi per un modello di descrizione. - 3. Dagli statuti alla prassi: gli strumenti della partecipazione. - 4. Considerazioni conclusive.
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: 1.Il modello sociale europeo in crisi e le prospettive di solidarietà nell’Unione europea.- 2.L’inclusione come matrice sociologica del sistema multilivello di protezione sociale. - 3.“Centralismo” o “federalismo” nella garanzia dei diritti sociali? Cenni a un quadro europeo in evoluzione. - 4.Il valore delle autonomie: sussidiarietà, autonomia, democrazia, efficienza. - 5.L’inclusione sociale nel sistema costituzionale delle competenze. 6.Stato sociale e autonomia. 7.Inclusione, esclusione e sperimentazione senza seguito, nella legislazione nazionale e regionale. Quali prospettive?
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: Prima parte: le autonomie territoriali come elementi costitutivi della democraticità dell’ordinamento italiano. 1. Introduzione: gli spazi della democrazia. 2. La tela di Penelope: tempi e modi dell’attuazione del titolo V della Costituzione. 3. Le Regioni in bilico: il duplice dilemma democratico e federale alla luce della Costituzione italiana Seconda parte: la cittadinanza come territorio d’esplorazione di un nuovo bilanciamento del rapporto centro – periferia. 1. Introduzione: gli spazi della cittadinanza 2. La cittadinanza al banco di prova della residenza. 3. I nuovi confini della cittadinanza.
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06 GIUGNO 2014
1. Il rapporto tra potere, territorio e democrazia nella governance “glocale”. – 2. Il processo di razionalizzazione delle autonomie territoriali alla luce del valore ordinamentale della concorrenza: l’orientamento alla globalizzazione delle autonomie preteso e attuato dallo stato. – 3. La figura dello “stato globale” sullo sfondo dello scenario “glocale” multilivello, ovvero molti stati hanno vissuto, negli ultimi anni, all’ombra dei loro ordinamenti. - 4. La giurisprudenza hayekiana della Corte costituzionale: la normativa-quadro statale e il libero gioco dei processi economici dal globale al locale e ritorno. – 5. Alcune conclusioni.
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06 GIUGNO 2014
1. La dimensione politica delle autonomie territoriali. – 2. L’autonomia politica presidiata delle Regioni. – 3. Evoluzione parallela dei concetti di autonomia e sovranità verso la democrazia costituzionale. – 4. Connotazione democratica della Repubblica tra sovranità e autonomia. – 5. Oltre l’interdipendenza: le politiche di condizionalità come culmine della delocalizzazione. – 6. Per un nuovo ente territoriale autonomo: uno Stato impegnato a perseguire i propri obiettivi costituzionali, cominciando dalla ridefinizione del territorio. – 6.1. Segue: la residenza sul territorio e i diritti sociali. – 6.2. Segue: la residenza sul territorio e i diritti politici. – 6.3. Segue: il territorio come dimensione della coesione e come luogo di prossimità.
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06 GIUGNO 2014
I vincoli europei di bilancio, declinati a livello territoriale attraverso il Patto di stabilità interno, costituiscono limiti ormai stabili e strutturali per qualsiasi tipo di politica regionale che richieda l’utilizzo di risorse economiche. L’obbligo imposto dall’Unione europea ai Paesi membri di contenere i disavanzi statali e il debito pubblico entro valori collegati al prodotto interno lordo costituisce ormai il nucleo fondamentale della costituzione finanziaria europea (art. 126, c. 2, lett. b Tfue). [segue]
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: Premessa. – I. La nozione di forma di governo e il suo riferimento all'ambito regionale. – 1. Forma di governo, forma-tipo di Stato, sovranità. – 2. Forma di governo e sistema dei partiti. – 3. Partiti, autonomia, territorio. – II. La forma di governo regionale tra differenziazione e uniformità. – 1. La differenziazione: limiti giuridici, praticabilità politica, funzionalità istituzionale. – 2. Il modello a Presidente eletto, tra (neo) parlamentarismo e (iper) presidenzialismo. – 2.1. La “contestualità” della elezione di Consiglio e Presidente, alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014. – 3. L’efficienza della forma di governo a Presidente eletto. – 3.1. Alcuni indicatori relativi all’esercizio della funzione legislativa regionale. [segue]
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Dalla nozione di autonomia a quella di autonomia finanziaria. – 3. L’autonomia finanziaria nell’originaria formulazione dell’art. 119 Cost. e nell’attuazione legislativa. – 4. L’autonomia finanziaria nel vigente art. 119 Cost. – 4.1. La fase dell’inattuazione legislativa. – 4.2. La legge n. 42 del 2009 e i successivi decreti legislativi delegati. – 5. L’autonomia finanziaria nelle Regioni a statuto speciale. Cenni. – 6. L’autonomia finanziaria in materia di servizi sociali. – 7. Autonomia finanziaria vs capacità di creare e gestire risorse (soprattutto extra-tributarie): valore o disvalore delle autonomie? Considerazioni conclusive.
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: 1. Il valore dell‟autonomia ed il principio autonomistico. – 2. La concezione italiana dell‟autonomia: osservazioni sparse sulla “derogabilità” delle norme del Titolo V. – 3. Il concetto di autonomia nelle recenti riforme sugli enti locali. - 3.1 Le norme sulle unioni obbligatorie dei comuni piccoli; le sentenze 22/2014 e 44/2014 della Corte costituzionale. - 3.2 Le norme sulle province nella legge 56/2014 (“Delrio”). - 4. Le recenti norme sugli enti locali e la Carta europea dell'autonomia locale. [segue]
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01 FEBBRAIO 2014
Sommario: 1. L’integrazione degli stranieri extracomunitari e la necessità di una riforma della normativa italiana in tema di partecipazione politica – 2. I diritti politici degli stranieri extracomunitari: il quadro europeo ed internazionale – 3. I diritti politici degli stranieri extracomunitari: il quadro offerto dalla comparazione – 3.1 Paesi che riconoscono (più o meno estensivamente) il diritto di elettorato dei “non cittadini” – 3.1.1 Discipline “inclusive” – 3.1.2 Discipline “intermedie” – 3.1.3 Discipline “selettive” – 3.2 Le peculiari esperienze di Francia e Germania – 3.3 Alcuni spunti di sintesi – 4. L’integrazione politica a livello nazionale: le proposte di legge in tema di diritto di voto degli stranieri extracomunitari – 4.1 Il dibattito in tema di diritto di voto: la questione della fonte competente a disciplinare la materia – 4.2 Le più recenti proposte di riforma – 4.2.1 Disegni di legge costituzionale – 4.2.2 Disegni di legge ordinaria – 5. Best practices in tema di diritti di partecipazione degli stranieri: i più recenti casi a livello regionale e locale – 5.1 L’incentivazione della partecipazione “diretta” – 5.2 L’incentivazione della partecipazione “indiretta” – 5.3 Una partecipazione che favorisce l’integrazione? – 6. Alcune considerazioni conclusive.
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