Abstract (in italiano)
Con il decreto-legge 31 luglio 2020, n. 86, il Governo ha esercitato il potere sostitutivo previsto dall’art. 120, secondo comma, Cost. per correggere la disciplina elettorale della Regione Puglia, che non prevedeva, come imposto dalla legge nazionale, la regola della doppia preferenza di genere. Il presente contributo, dopo una sintetica ricognizione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale che ha interessato il potere previsto dall’art. 120, secondo comma, Cost., intende indagare alcune tra le più rilevanti questioni poste dalla recente scelta del Governo. Anche alla luce dei risultati delle ultime elezioni regionali, l’Autore si interroga infine sulla tenuta, dal punto di vista del genere, delle regole che il nostro ordinamento pone per l’accesso alle cariche elettive.