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10 LUGLIO 2017
SOMMARIO: 1. Premessa.- 2. È legittimo che la Corte si preoccupi dell’impatto delle proprie decisioni? - 2.1. Accoglimento e situazioni di maggiore incostituzionalità - 2.2. Bilanciamento di interessi, regole processuali, conseguenze finanziarie. - 3. La nozione di illegittimità costituzionale su cui poggia il ragionamento del giudice delle leggi in casi del genere. - 4. Comportamenti della Consulta volti a prevenire un impatto dirompente della declaratoria d’incostituzionalità. - 4.1. Le esternazioni del Presidente della Corte. - 4.2. La gestione dei tempi del processo costituzionale. - 5. Strategie decisionali. - 5.1. La Corte non accoglie. - 5.2. La limitazione degli effetti della pronuncia caducatoria. - 6. Considerazioni conclusive.
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30 GIUGNO 2017
Nel corso dei lavori dell’atelier da me coordinato e dedicato agli effetti delle decisioni della Corte costituzionale si sono succeduti quindici interventi. Ne ricostruirò, di seguito, i tratti essenziali, non procedendo in ordine cronologico ma sviluppando il mio discorso intorno alle problematiche principali trattate dai colleghi e muovendo dai temi di più ampio respiro.
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26 MAGGIO 2020
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Dal giudizio sulle leggi e la sua “diffusione” (Pisa 2001) al sistema “accentrato” di costituzionalità (Pisa 2019): il significato dei termini virgolettati. – 2. La interpretazione costituzionalmente conforme. Il monopolio della Corte costituzionale, la “nuova” giurisprudenza costituzionale e la “nuovissima” giurisprudenza: momenti di diffusione e momenti di accentramento. – 3. La doppia pregiudizialità dopo la sent. 269/2017: un momento di accentramento? – 4. La disciplina dell’accesso al Giudice costituzionale: la legittimazione a sollevare questioni di costituzionalità ed il riconoscimento di potere decisorio al giudice “a quo”, quali momenti di diffusione o di accentramento. – 5. Il parametro Cedu dopo le sentenze “gemelle”, l’interpretazione convenzionalmente conforme e l’efficacia della interpretazione della Cedu da parte della Corte Edu e delle decisioni della stessa: momenti di diffusione e momenti di accentramento.
Abstract (in italiano)
Il contributo si incentra sull’analisi dell’evoluzione del giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale in Italia, partendo da risalenti tendenze nel senso della sua “diffusione” per giungere ad esaminare le più recenti tendenze che, in un sistema accentrato, si pongono in direzione contraria alla diffusione.
Il movimento dalla diffusione all’accentramento viene riscontrato sotto una pluralità di aspetti problematici relativi al giudizio incidentale: il rapporto tra interpretazione costituzionalmente conforme e sentenze interpretative; l’ordine di trattazione delle questioni “doppiamente pregiudiziali”; la legittimazione a sollevare questioni di costituzionalità da parte del giudice; il ruolo della CEDU come parametro del giudizio e il vincolo interpretativo delle decisioni della Corte EDU.
Abstract (in inglese)
The paper focuses on the analysis of the evolution of the incidental judicial review of Italian Constitutional Court; starting from dating trends in the sense of its “diffusion”, it come to examine the most recent trends which, in a centralized system, arise direction contrary to diffusion.
The movement from diffusion to centralization is found under a plurality of problematic aspects related to incidental judicial review: the connection between constitutional interpretation and interpretative sentences; the order of exam of “doubly preliminary” questions; the capacity of the judge to raise questions of constitutionality; the function of the ECHR as a parameter of constitutionality and the binding effects of the decisions of the ECtHR.
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13 DICEMBRE 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Una catastrofe discorsiva - 2. Legiferare per fratture secondo "mentalità populista" - 3. La Costituzione disattesa e la sua matrice storica dimenticata - 4. Difetti di analisi e distorsioni concettuali - 5. Condizioni per trasferimenti di funzioni conformi a Costituzione
Abstract (in italiano)
La riforma del sistema delle autonomie secondo differenziazione è una impresa di straordinaria
complessità, che richiede un corretto approccio metodologico e una profonda consapevolezza
culturale. In relazione al primo profilo, urge il superamento della «mentalità populista», nella sua
declinazione “territoriale”, che, almeno in un primo momento, aveva individuato nel procedimento
stabilito per le intese tra Stato e confessioni religiose, con la mera riduzione del Parlamento a ruolo
di ratifica, una possibile attuazione dell’articolo 116, comma 3, Cost. Tuttavia, lo strumentario a
disposizione del legislatore risulta invero più ampio: una legge costituzionale di attuazione, il
trasferimento di funzioni amministrative fondato sull’articolo 118, comma 1, Cost. Per ciò che
attiene al secondo profilo, il principio di autonomia, come si evince dal dibattito in Assemblea
costituente, mira alla democratizzazione e alla composizione della frattura Nord-Sud. La corretta
analisi delle funzioni da trasferire, dunque, deve essere svolta innanzitutto con l’obiettivo di
garantire livelli essenziali di assistenza uniformi su tutto il territorio nazionale. I soggetti di
autonomia, infatti, corrispondono ai diritti sociali in un quadro di cooperazione con il centro,
secondo una logica di perequazione dal centro guidata.
Abstract (in inglese)
The reform of the autonomy system according to differentiation is a complex effort that requires a
correct methodological approach and a deep cultural awareness. In relation to the first aspect, it is
important to go beyond the «populist mentality», in its ‘territorial’ declination, which, at least in a
first stage, had found a possible implementation of article 116, paragraph 3, of the Constitution in
the procedure established for the agreements between the State and churches – with Parliament
simply ratifying. However, the legislator has other possibilities: a constitutional law, the transfer of
administrative functions based on article 118, paragraph 1, Const. As far as the second aspect is
concerned, the principle of autonomy, as it emerges from the debate in the Constituent Assembly,
aims at democratization and the resolution of the North-South cleavage. The correct analysis of the
functions to be transferred, therefore, must be carried out first of all with the aim to guarantee
essential levels of uniform assistance throughout the national territory. The subjects of autonomy, in
fact, correspond to social rights in a framework of cooperation with the center, according to a logic
of equalization guided by the center.
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20 GIUGNO 2015
SOMMARIO: 1. Eguaglianza, diseguaglianza, dis-eguaglianza – 2. Il dato costituzionale e i suoi paradigmi interpretativi – 3. La «grande dicotomia» – 4. Il ritorno della diseguaglianza come ideologia o come problema – 5. Eguaglianza e diritti, eguaglianza e doveri – 6. Quale diseguaglianza, quali politiche – 7. Un nuovo paradigma dell’eguaglianza: il compito della comunità dei giuristi.
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30 SETTEMBRE 2016
Il termine “discriminazione multipla” sottende un concetto complesso, che si compone sia di discriminazioni c.d. “addizionali” o “composte”, per cui vari fattori originano diverse tipologie di discriminazione che si sommano l’un l’altra, rimanendo tuttavia distinte, sia di discriminazioni definite “intersezionali”, rispetto alle quali i vari fattori operano ed interagiscono contemporaneamente in modo tale che le conseguenze che ne discendono sono inseparabili e non possono essere che valutate nel loro complesso, dando origine ad una forma di discriminazione dalle caratteristiche sue proprie e che non può essere ricondotta alla semplice sommatoria degli effetti discendenti dai singoli fattori coinvolti.
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07 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. La tutela delle relazioni familiari nella normativa penitenziaria e il ruolo “guida” assunto dalla giurisprudenza - 2. Un diritto sommerso: la questione dell’affettività-sessualità intramuraria - 3. Il mantenimento dei rapporti con i figli e la tutela dell’infanzia - 4. Le modifiche alla disciplina delle misure cautelari e le nuove “strutture alternative al carcere”- 5. Le modifiche all’ordinamento penitenziario: misure alternative e visite al minore infermo - 6. Prevenzione sociale e diritto all’infanzia nella giurisprudenza costituzionale e in una recente sentenza del Giudice di legittimità - 7. Brevi riflessioni conclusive. Un diritto di natura giurisprudenziale: l’acceso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. Il diritto all’istruzione dei disabili: una vicenda paradigmatica. – 2. La sentenza n. 215 del 1987: la Corte costituzionale corregge la rotta già tracciata dal legislatore. – 3. Il “nuovo” diritto all’integrazione scolastica dei disabili fra principi costituzionali e scelte legislative. – 4. L’ulteriore richiamo della Corte: il diritto all’integrazione scolastica è fondamentale e incomprimibile (nel suo nucleo essenziale).
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08 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. La nozione di famiglia fra art. 29 e art. 2 della Costituzione. – 2. Lo stato di famiglia. – 3. Gli spazi e i limiti dell’intervento dei pubblici poteri in materia.
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10 DICEMBRE 2020
SOMMARIO
SOMMARIO: Premessa. – 1. Le dimensioni della crescente importanza della figura del
dirigente dell’ufficio giudiziario. – 1.1. La progressiva articolazione delle funzioni del
dirigente giudiziario. – 1.2. Il tema del potere del dirigente giudiziario. – 1.3. Segue:
precisazioni riguardo all’ufficio requirente. – 2. Il conferimento degli incarichi direttivi. –
2.1. La discrezionalità nel conferimento. – 2.2. Dalla discrezionalità alla leggibilità. – 3.
Brevi considerazioni conclusive.
Abstract (in italiano)
Partendo da vicende che hanno interessato il CSM ingenerando una riflessione sulla sua riforma,
l’articolo si concentra sul tema del conferimento degli incarichi direttivi in un’ottica costituzionale e
comparata. L’obbiettivo è duplice: da un lato esso mira a meglio mettere a fuoco le problematiche
emerse nelle vicende politiche richiamate; in un’ottica più generale, esso evidenzia alcuni nodi
attinenti alle modalità del conferimento degli incarichi direttivi. L’articolo è diviso in due parti.
Nella prima riflette sulla crescente importanza degli incarichi direttivi e sulla necessità di
qualificare tale importanza. A tal fine è operata una distinzione tra il fenomeno generale
dell’espansione delle funzioni dirigenziali giudiziari e il tema del potere che il dirigente esercita
all’interno e all’esterno del sistema giudiziario. Ciò permette di sottolineare come il conferimento
degli incarichi direttivi sia in Italia politicamente sensibile specialmente con riguardo agli uffici
requirenti. Nella seconda, si sofferma sulla discrezionalità nel conferimento degli incarichi direttivi,
al fine di sottolineare il carattere recessivo del criterio dell’anzianità e l’esigenza di problematizzare
il tema in termini di leggibilità, comprensibilità e congruità di scelte inevitabilmente discrezionali.
Abstract (in inglese)
Starting from recent events that originated a reflection on the need to reform the Italian High
Council for Justice, the article reflects from a constitutional and comparative perspective on the
appointment of court presidents and chief prosecutors. Its objective is twofold: on the one hand, it
aims at better understanding the problems that emerged from the above-mentioned events; from a
more general perspective, it aims at highlighting issues relating to the procedures for appointments
at such positions. In its first part, the article reflects upon the growing importance of judicial
leadership roles and the need to qualify it. A distinction is made between the general phenomenon
of the expansion of the relevant functions and the issues related to the power that court presidents
and chief prosecutors exercise inside and outside the judicial system. This first allows to underline
that appointment is politically sensitive in Italy with special regard to the role of chief prosecutor. In
the second part, it focuses on the discretionary nature of appointments of court presidents and chief
prosecutors, in order to emphasize the decline of the seniority criterion and the need to problematize
the question in terms of readability, comprehensibility and adequacy of inevitably discretionary
choices.
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. I “nuovi diritti sociali”. – 1.1. Diritti costituzionali vecchi e nuovi. – 1.2. La “socialità” dei diritti. – 2. Nuovi diritti e giurisprudenza costituzionale. – 3. Il diritto all’abitazione. – 3.1. Il bilanciamento con altri interessi costituzionali. – 4. Il diritto alla socializzazione dei disabili. – 4.1. La socializzazione attraverso la scuola. – 4.2. Diritto alla socializzazione e qualità di vita del disabile. – 4.3. Socializzazione del disabile e diritti (degli altri membri) della famiglia. – 4.4. Il diritto alla socializzazione nel giudizio di bilanciamento. – 5. Il diritto del minore a una famiglia. – 5.1. Diritti del minore tra famiglia legittima e famiglia naturale. – 5.2. Dalla tutela della lavoratrice alla tutela del minore. – 5.3. Potestà genitoriale e tutela del minore. – 6. Il “diritto di togliersi la fame”. – 7. Il diritto all’ambiente salubre. – 7.1. Il diritto all’ambiente nel bilanciamento degl’interessi. – 8. Il diritto all’informazione. – 9. Nuovi diritti sociali in fierií? – 9.1. Il diritto di accesso ad internet. – 9.2. Il diritto all’acqua (e ai beni comuni). – 9.3. I diritti dei consumatori. – 10. Qualche considerazione di sintesi. – 10.1. L’età dei nuovi diritti. – 10.2. Nuovi diritti sociali, diritti fondamentali ed eguaglianza sostanziale. – 10.3. Nuovi diritti e forma di Stato sociale. – 10.4. Nuovi diritti tra Corte e legislatore. – 10.5. Nuovi diritti tra giudizi principali e incidentali. – 10.6. Nuovi diritti e risorse finanziarie. – 11. Nota conclusiva.
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24 NOVEMBRE 2014
1. L’art. 117 Cost. attuale e i beni culturali - 2. L’art. 117 Cost. nel disegno di legge di riforma costituzionale - 3. Beni culturali, nuove e vecchie questioni.
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29 NOVEMBRE 2017
SOMMARIO: 1. Gli automatismi quale categoria legislativa “sospetta”; 2. Un inquadramento della struttura degli automatismi a partire dalla composizione del loro rapporto con le presunzioni assolute; 3. Limite della ragionevolezza e discrezionalità legislativa: impostazione del ragionamento; 4. Automatismi e uguaglianza: l’ordinamento di fronte a un bivio. 5. Lo scrutinio di costituzionalità sugli automatismi legislativi tra rispondenza ai dati di esperienza e rilevanza dei beni da mettere a bilanciamento.
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06 GIUGNO 2014
SOMMARIO: Prima parte: le autonomie territoriali come elementi costitutivi della democraticità dell’ordinamento italiano. 1. Introduzione: gli spazi della democrazia. 2. La tela di Penelope: tempi e modi dell’attuazione del titolo V della Costituzione. 3. Le Regioni in bilico: il duplice dilemma democratico e federale alla luce della Costituzione italiana Seconda parte: la cittadinanza come territorio d’esplorazione di un nuovo bilanciamento del rapporto centro – periferia. 1. Introduzione: gli spazi della cittadinanza 2. La cittadinanza al banco di prova della residenza. 3. I nuovi confini della cittadinanza.
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22 SETTEMBRE 2017
SOMMARIO: 1. Premessa e finalità dello studio - 2. I confini della materia penale nell’ordinamento interno: tra riserva di legge, auto-qualificazione legislativa e possibili “truffe delle etichette” - 3. I confini della matière pénale nel sistema europeo: nascita ed evoluzione della giurisprudenza Engel - 4. Materia penale vs. matière pénale: lo stato dell’arte, alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale - 5. Sul ruolo e sulle responsabilità del giudice comune: considerazioni intorno ai limiti dell’interpretazione convenzionalmente conforme in materia penale - 6. Le implicazioni, sul versante delle garanzie, della (ri)qualificazione in termini sostanzialmente penali: coesistenza o assimilazione dei due paradigmi? - 7. Riflessioni conclusive: alcune aperture della giurisprudenza (di merito e costituzionale) in ordine alle potenzialità espansive dell’art. 25, secondo comma, Cost.
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10 LUGLIO 2017
Sommario: 1. Rilevanza ed effetti della decisione della Corte costituzionale nel giudizio a quo come elementi centrali del sistema in via incidentale; 2. La valutazione della rilevanza; 3. Casi significativi nei quali la valutazione della rilevanza è stata ‘elastica’; 4. Considerazioni complessive sul controllo sulla rilevanza; 5. Decisioni ‘non problematiche’ nel sistema incidentale quanto ad effetti nel giudizio a quo; 6. Decisioni ‘problematiche’ nel sistema incidentale quanto ad effetti nel giudizio a quo: le decisioni additive di principio; 7. segue: la modulazione nel tempo degli effetti delle decisioni di accoglimento; 8. Conclusioni
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03 SETTEMBRE 2012
SOMMARIO: 1. I diritti sociali nel mercato. – 2. Mercato e diritto. – 3. Il mercato come formazione sociale (ovvero dall’essere al dover essere). – 4. Diritti sociali e dignità.
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26 SETTEMBRE 2013
SOMMARIO: 1. Perché dialogare su diritti e salute mentale? Introduzione e obbiettivi di un percorso di ricerca. - 2. Il diritto nella storia: influssi e riflessi. - 3. Il diritto alla salute come concetto dinamico. - 3.1. Dalla salute pubblica al vissuto della persona. - 3.2. Salute mentale: viaggio nei luoghi dell’incertezza. - 3.3. Malattia mentale e legislazione: dal paradigma custodiale a quello di cura (1904-1978) - 3.4. Oltre il diritto alla salute (anche mentale) verso un diritto delle capacità. - 4. La libertà personale: dall’habeas corpus all’autodeterminazione. - 4.1. I trattamenti sanitari obbligatori: fin dove la libertà può cedere il passo alla salute? - 5. La dignità nella Costituzione: per un’interpretazione mite. - 5.1. Dignità e salute mentale: dallo stigma all’integrazione. - 6. La salute mentale come diritto dell’uomo: profili di diritto internazionale e sovranazionale.
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10 DICEMBRE 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Qualcosa di nuovo…, anzi d’antico: il “contratto di governo”. – 2. La proiezione esterna: il “contratto di governo” come fonte di legittimazione politica. – 3. La rilevanza politico-istituzionale del “contratto di governo”. – 4. Il contesto di riferimento e le sue interazioni specifiche con il “contratto”. – 5. Il “contratto” allo specchio: l’inedita dinamica duumvirale del Governo Conte I. – 6. “Contratto” e azione di governo alla luce della prassi del Governo Conte I. – 7. Il “contratto” nella relazione partiti-Parlamento-Governo, nella prassi del Governo Conte I.
Abstract (in italiano)
Il saggio si propone di verificare gli elementi di continuità e di discontinuità dell’esperienza del “contratto di governo” con quella degli accordi di coalizione, che ha caratterizzato tutta la storia dell’ordinamento costituzionale italiano, pur modulandosi differentemente nel tempo (in ragione, ad es., del sistema elettorale di riferimento, dell’evoluzione del sistema dei partiti, dell’influenza dei mezzi di comunicazione). Questa verifica viene svolta con uno sguardo sempre rivolto alle implicazioni istituzionali degli accordi di coalizione (e, fra essi, del “contratto di governo”) sia sul piano degli equilibri interni alle componenti governative, sia sul piano dei rapporti con il Parlamento e i gruppi parlamentari, oltre che, in senso più ampio, alle opzioni politico-culturali di fondo e all’impatto che esercitano sul concetto di democrazia e di rappresentanza di cui ciascuna forma di accordo di coalizione di fa portatrice e promuove.
Abstract (in inglese)
The essay aims to verify the elements of continuity and discontinuity of the experience of the “government contract” with that of the coalition agreements, which has characterized the whole history of the Italian constitutional order, even if modulating itself differently over time (with reference, for example, to the electoral system of reference, the evolution of the party system, the influence of the media). This verification is carried out with an eye always turned to the institutional implications of the coalition agreements (and, among them, of the “government contract”) both in terms of internal balances among governmental components, and in terms of Government relations with Parliament and parliamentary groups. An attention is furthermore devoted, in a broader sense, to the political-cultural options and to the impact they have on the concept of democracy and representation, which each form of coalition agreement bears and promotes.
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15 NOVEMBRE 2013
Le ragioni che militano a favore di un riordino del diritto dell’Unione europea sono, per molti versi, analoghe a quelle che giustificano o impongono simili inizative a livello nazionale. Tuttavia, anche in questo campo la realtà comunitaria presenta alcune particolarità, aspetti che sono peculiari ai fenomeni di patologia della legislazione europea. Sarà interessante descrivere queste specificità, tanto sul versante dei difetti quanto su quello dei rimedi tentati. [segue]
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