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26 SETTEMBRE 2013
Sommario: 1. Premessa metodologica; 2. L’accesso ad Internet, un orizzonte giuridico da esplorare; 3. L’accesso ad Internet nel quadro sovranazionale e comunitario; 4. L’emersione del diritto negli ordinamenti esteri. Il ruolo delle Corti costituzionali; 5. L’insufficiente indirizzo intrapreso dall’ordinamento italiano e la spinta della dottrina verso un nuovo diritto di accesso ad Internet; 6. Quale diritto di accesso ad Internet?
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07 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. Le origini dell'istituto e il suo fondamento giuridico. - 2. Le modalità di istituzione e di organizzazione. - 3. Le condizioni per la registrazione. - 4. Le aree di intervento e gli effetti. - 5. Limiti, criticità e prospettive dell'esperienza.
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06 GIUGNO 2014
1. Il rapporto tra potere, territorio e democrazia nella governance “glocale”. – 2. Il processo di razionalizzazione delle autonomie territoriali alla luce del valore ordinamentale della concorrenza: l’orientamento alla globalizzazione delle autonomie preteso e attuato dallo stato. – 3. La figura dello “stato globale” sullo sfondo dello scenario “glocale” multilivello, ovvero molti stati hanno vissuto, negli ultimi anni, all’ombra dei loro ordinamenti. - 4. La giurisprudenza hayekiana della Corte costituzionale: la normativa-quadro statale e il libero gioco dei processi economici dal globale al locale e ritorno. – 5. Alcune conclusioni.
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07 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. Premessa; 2. Le unioni non matrimoniali: una definizione (soltanto) «in negativo»?; 3. Le unioni non matrimoniali e «la famiglia davanti ai suoi giudici»: la prospettiva delle convivenze; 4. Le unioni non matrimoniali: frammentarietà e/o inattivismo del legislatore? 5. Il ruolo della Corte costituzionale nell’inquadramento del fenomeno delle convivenze: l’applicazione dei principi costituzionali 6. L’utilizzo della riflessione costituzionale (con spunti europei) da parte degli altri giudici 7. Una provvisoria (e insufficiente) supplenza: il ruolo della giurisprudenza costituzionale, la suggestiva attività di accreditamento e persuasione rispetto a concetti nuovi e, nonostante questo, l’opportunità di un rinnovato impegno da parte del legislatore.
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07 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. L’autonomia dell’interesse del gruppo familiare: la famiglia come canone ermeneutico, soggetto giuridico e fattispecie. – 2. Il profilo soggettivo del rapporto giuridico come elemento critico di una riflessione sui diritti sociali del gruppo familiare: le nozioni di famiglia e Repubblica. – 3. La solidarietà sociale quale prestazione che forma oggetto dell’obbligazione. L’omessa od insufficiente attuazione dell’art. 31 Cost. e la tutela multilivello dei diritti del gruppo familiare alle misure di sostegno. – 4. Il diritto della famiglia alla liberazione da condizioni di bisogno nella disciplina positiva dei servizi sociali. [segue]
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27 GIUGNO 2018
Un potere costituente nasce in seguito ad un fatto che interrompe il funzionamento degli organi costituzionali, un blocco di sistema, ovvero una guerra, una rivoluzione o quant’altro renda completamente ineffettiva la Costituzione. Se si rompe la continuità dell’ordinamento ci sono le condizioni per l’affermarsi di un potere costituente che crei un nuovo ordine costituito e, di conseguenza, un nuovo ordinamento costituzionale che, in tesi, può non avere continuità con quello precedente. Fatti iurigeni, termine molto diffuso negli interventi dei costituenti. [segue]
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26 SETTEMBRE 2013
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. La potestà legislativa concorrente fino alla riforma del 2001 – 3. La “nuova” competenza concorrente – 4. Le prime reazioni della dottrina e della giurisprudenza costituzionale dinanzi al riformato art. 117, terzo comma, Cost. – 5. La riserva di “principi fondamentali è una riserva di competenza in senso stretto? – 6. Il problema della enucleazione dei “principi fondamentali”: le tesi dottrinali – 7. Segue. La giurisprudenza costituzionale – 8. Profili problematici del modello di potestà legislativa concorrente come riparto di competenze “riservate” – 9. Un diverso modello di competenza concorrente: il riparto improntato ai principi di sussidiarietà e di leale collaborazione – 10. Riflessioni conclusive.
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24 NOVEMBRE 2014
Qualunque proposta di revisione del Titolo V della Parte II della nostra Costituzione non può prescindere dalla considerazione che il testo costituzionale esitato dalla riforma del 2001, nei suoi obiettivi e nelle sue rationes di fondo, ha già subìto gli effetti di una fortissima spinta “controriformatrice” almeno su due piani distinti: da un lato, quello del dato normativo positivo specificamente concernente l’autonomia finanziaria delle autonomie territoriali, a seguito della legge cost. n. 1 del 2012 e della legge “rinforzata” n. 243 del 20121; dall’altro, quello degli approdi – ormai consolidati in senso spiccatamente centralista – cui è pervenuta la giurisprudenza costituzionale soprattutto nell’ultimo quinquennio. [segue]
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06 GIUGNO 2014
I vincoli europei di bilancio, declinati a livello territoriale attraverso il Patto di stabilità interno, costituiscono limiti ormai stabili e strutturali per qualsiasi tipo di politica regionale che richieda l’utilizzo di risorse economiche. L’obbligo imposto dall’Unione europea ai Paesi membri di contenere i disavanzi statali e il debito pubblico entro valori collegati al prodotto interno lordo costituisce ormai il nucleo fondamentale della costituzione finanziaria europea (art. 126, c. 2, lett. b Tfue). [segue]
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20 NOVEMBRE 2015
Sommario: 1. In premessa: sulla attuale utilità delle formule della “democrazia maggioritaria” o “immediata” nella lettura delle (reali, auspicate, mancate) trasformazioni organizzative del governo italiano. – 2. Politica e tecnica: problemi definitori e rischi di commistione. - 3. Mercato, tecnica e politica nello stato “neoliberale”. - 4. Mercato, tecnica e politica nell’organizzazione costituzionale dell’Unione europea. - 5. Recenti tendenze del diritto dell’Unione, sullo sfondo della crisi economica: l’Unione come “istituzione della globalizzazione”? [segue]
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10 GIUGNO 2016
L‟aspirazione a limitare l‟esercizio del potere politico costituisce un motivo ricorrente del pensiero liberale ed un tratto distintivo degli ordinamenti costituzionali che si rifanno a quella particolare tradizione politica e giuridica. La tutela dei diritti fondamentali svolge un ruolo essenziale a questo riguardo, anche se la loro attitudine e la loro effettiva capacità a porsi ad argine del potere politico rimangono questioni controverse tanto nel dibattito teorico quanto nella prassi.
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19 GIUGNO 2015
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Le «naturali» diseguaglianze del mercato e il ruolo della politica. – 3. Poteri economici privati e dis-eguaglianze nel sistema costituzionale. – 4. Il crescente divario tra ricchezza e povertà in Italia: una violazione dell’art. 3, co. 2, Cost.? – 5. L’ordine costituzionale del mercato e i suoi limiti.
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22 SETTEMBRE 2017
SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. La progressiva dilatazione degli elementi dell’art. 76 Cost. - 2.1. I principi e criteri direttivi. - 2.1.1. In particolare: la compatibilità con la riserva assoluta di legge. - 2.2. (segue) Gli oggetti. - 2.2.1. In particolare: la delega c.d. taglia leggi. - 2.3. (segue) Il termine. - 2.3.1. In particolare: le deleghe correttive e integrative. - 3. Le tendenze recenti. - 3.1. Il ricorso alla questione di fiducia. - 3.2. I maxiemendamenti. - 3.3. I pareri delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato. - 3.4. I rapporti fra decreto-legge, legge di conversione e delega legislativa. - 4. Quali possibili rimedi? - 4.1. La riforma dei regolamenti parlamentari. - 4.2. Il ruolo del Comitato per la legislazione. – 4.3. Il ruolo del Presidente della Repubblica. - 4.4. Il controllo da parte della Corte costituzionale. - 4.5. Una nuova stagione per i pareri parlamentari?
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26 SETTEMBRE 2013
L’Associazione Gruppo di Pisa ha da sempre avuto tra i suoi obiettivi quello di dar voce agli studiosi più giovani. Giovani che hanno avuto la possibilità di conoscersi e di farsi conoscere nelle molte occasioni di incontro promosse dal Gruppo di Pisa nella sua esperienza ormai più che ventennale. Si pensi, anzitutto, ai Convegni annuali, le cui relazioni sono sempre state affidate a giovani ricercatori e la cui formula, con le sessioni di studio pomeridiane dedicate alla discussione delle relazioni stesse, ha permesso lo sviluppo di un dibattito informale che ha sempre coinvolto diverse generazioni di studiosi, dai dottorandi fino ai Colleghi più affermati.
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30 OTTOBRE 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. L’interpretazione conforme a Costituzione cerca casa – 2. Rapido excursus sull’evoluzione del canone dell’interpretazione conforme a Costituzione nella giurisprudenza costituzionale – 3. La casa dell’interpretazione conforme a Costituzione nel disegno di Vezio Crisafulli – 4. Oltre i confini dell’interpretazione conforme a Costituzione (quando a venire in gioco sono altri “conformanti”) – 5. Ol-tre il rapporto Corte costituzionale-giudici. L’interpretazione conforme a Costituzione “proposta” dal Pre-sidente della Repubblica.
Abstract (in italiano)
Il contributo esamina la tecnica dell’interpretazione conforme a Costituzione alla luce della nuova prospettiva che emerge dalla giurisprudenza costituzionale (da ultimo, sent. n. 42/2017). Tramite l’analisi degli sviluppi giurisprudenziali inerenti all’impiego di tale canone, si delinea una posizione intermedia tra le tesi pangiurisdizionaliste e quelle fautrici di un contenimento del potere interpretativo dei giudici, evidenziando come si sia giunti a riportare la tecnica nella “casa” già tracciata nelle tesi di Crisafulli per contenerne gli eccessi. Il contributo considera altresì la tendenza al “riaccentramento” del giudizio di costituzionalità quando le norme interne contrastino con parametri sovranazionali incidenti sulla tutela dei diritti fondamentali, nonché il possibile impiego dell’interpretazione conforme nell’esercizio dei poteri di promulgazione ed emanazione del Presidente della Repubblica, alla luce della prassi delle promulgazioni “con riserva” e dell’evoluzione delineatasi con la presidenza Mattarella.
Abstract (in inglese)
The essay examines the technique of interpretation in accordance with the Constitution in the light of the new perspective specified in the constitutional jurisprudence (last, sentence n. 42/2017). Through the analysis of the jurisprudence developments related to the use of this canon, an intermediate position emerges between the pan-jurisdictional theses and those advocating a containment of the interpretative power of the judges, highlighting how the technique has been brought back into the “house” already traced in Crisafulli’s thesis to contain its excesses. The essay also considers the tendency to “re-centralize” the judgment of constitutionality when internal rules conflict with supranational parameters affecting the protection of fundamental rights, and the possible use of this technique in the exercise of the powers of the President of the Republic, in the light of the practice of promulgations “with reservation” and of the evolution outlined by the actual presidency.
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18 SETTEMBRE 2015
SOMMARIO: INTRODUZIONE: scopi della ricerca. 1. Il trattamento sanitario obbligatorio destinato al malato psichiatrico; 2. Misura di sicurezza. Cura e custodia; 3. Il presupposto della pericolosità sociale; 3.1. Il giudice bendato. Riduzione degli indici di valutazione; 3.2. Qualche riflessione sulle novità legislative all’indomani della sentenza n. 186 del 2015; 4. Homo homini lupus? Brevi riflessioni sulla percezione collettiva del rischio; 5. La prognosi come equazione con dati incerti; 6. Qualche conclusione?
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05 SETTEMBRE 2020
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Diversi sguardi sull’ordine pubblico: prospettive di teoria generale. – 1.1. Le
componenti tradizionali e i nuovi vettori di allargamento. – 1.2. Le diverse declinazioni
dell’ordine pubblico e i tentativi di reductio ad unum: un precario equilibrio fra ordine
materiale ed ordine immateriale. – 2. Le tutele costituzionali. – 2.1. L’ordine pubblico e la
libertà di manifestazione del pensiero: problematiche incursioni nell’art. 21 Cost. – 3.
L’ordine pubblico nell’epoca dell’emergenza. – 3.1. Le “emergenze” di oggi e il nuovo
volto dell’ordine pubblico. – 3.1.1. Sul Pacchetto sicurezza del 2008/2009. – 3.1.2. I decreti
Minniti. – 3.1.3. Le novità in materia di sicurezza e immigrazione: i decreti-legge n.113 del
2018 e n. 53 del 2019. – 4. Conclusione.
Abstract (in italiano)
L’articolo analizza il concetto di ordine pubblico partendo dalle componenti tradizionali della
nozione in esame per concentrarsi poi sulla differenziazione fra ordine pubblico materiale ed ordine
pubblico ideale. In particolare, viene indagato il rapporto fra l’ordine pubblico e i diritti di libertà
garantiti dalla carta costituzionale soprattutto alla luce dell’affermarsi del paradigma emergenziale
di governo e delle recenti scelte legislative in materia di sicurezza.
Abstract (in inglese)
This article analyses the public order starting from the traditional components of this concept in
order to focus on the differences between material and immaterial public order. The paper
investigates the relationship between the public order and the rights of freedom guaranteed by the
Constitution, especially in relation to the emergency policies and the adoption of safety legislation.
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19 MARZO 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il libero mandato come progetto di uguaglianza. – 3. Il libero mandato parlamentare durante la XVIII Legislatura – 3.1. Il Contratto per il governo del cambiamento – 3.2. Il disegno di revisione costituzionale della XVIII Legislatura: l’impianto complessivo – 3.3. Segue: gli istituti cd. ‘di democrazia diretta’ – 4. Il libero mandato popolare attraverso la democrazia partecipativa – 5. Conclusioni
Abstract (in italiano)
Il presente contributo, dando conto della crisi della rappresentanza che connota l’attuale contesto politico, si chiede se questa possa essere superata, e in che misura, dalla democrazia diretta e partecipativa.
A tal fine, l’autrice analizza gli spunti derivanti dalle riforme proposte nel corso della XVIII Legislatura concentrandosi, in particolare, sui rischi del ridimensionamento del libero mandato parlamentare, nonché sull’ impianto dei progetti di riforma e disegni di legge costituzionali che, mossi dall’esigenza, da un lato, di amplificare gli strumenti di democrazia diretta e, dall’altro, di ridurre il ruolo rappresentativo del Parlamento, si propongono di introdurre e modificare alcuni istituti quali il referendum e l’iniziativa legislativa popolare.
A ben vedere, però, se appare indispensabile rivitalizzare gli istituti di democrazia diretta, al tempo stesso è necessario prevederne una disciplina in grado di evitare interferenze capaci di compromettere il dispositivo della rappresentanza, ontologicamente connesso all’uguaglianza sostanziale e alla tutela delle minoranze.
Abstract (in inglese)
This contribution, taking into account the crisis of representation that characterizes the current political context, raises the question whether it can be overcome, and to what extent, by direct and participatory democracy.
To this end, the author analyses the ideas deriving from the reforms proposed in the course of the XVIII Legislature, focusing in particular on the risks of the resizing of the free parliamentary mandate, as well as on the structure of the constitutional reforms project which, motivated by the need, on the one hand, to amplify the instruments of direct democracy and, on the other, to reduce the representative role of Parliament, propose to introduce and modify the referendum and the popular legislative initiative.
If it seems essential to revitalize the institutes of direct democracy, however, at the same time it is necessary to provide for a discipline able to avoid interferences that could compromise the system of representation, ontologically connected to substantial equality and the protection of minorities.
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08 GIUGNO 2013
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. L’articolazione delle competenze di Stato e Regioni in materia di politiche promozionali dei minori stranieri non accompagnati. – 3. La giurisprudenza costituzionale in materia di immigrazione e tutela dei minori stranieri. – 4. Qualche considerazione conclusiva e qualche proposta.
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24 DICEMBRE 2018
SOMMARIO: 1. Una lunga premessa ad una serie di questioni complesse. Itinerario e scopo della ricerca. - 2. Testo costituzionale e tempo. L’esperienza costituzionale italiana tra rotture con il passato e proiezione al futuro. - 3. Le modifiche tacite della Costituzione. Una fenomenologia ampia e differenziata. - 3.1. Modifiche tacite ed interpretazione costituzionale: una sovrapposizione concettuale? - 4.1. Sul più risalente dibattito intorno alle modifiche tacite: la controversa ammissibilità di leggi costituzionali recanti modifiche implicite del testo costituzionale. - 4.2. La “revisione anomala” della XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione. - 4.3. Modifiche tacite e limite del testo: le revisioni costituzionali “per reazione”. - 4.4. Di alcune “palesi” modifiche tacite della Costituzione. O meglio: casi di inosservanza del testo costituzionale. 5. Provando a definire in positivo, e non per esclusione, le modifiche tacite della Costituzione. 5.1. Una sintetica panoramica su alcuni luoghi della Costituzione interessati da modifiche tacite. 6. Il riconoscimento di nuovi diritti fondamentali tra limite del testo costituzionale, attuazione normativa e giurisprudenza interna ed europea.
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