Abstract (in italiano)
Lo scritto analizza le pronunce della giurisprudenza civile sul tema delle espulsioni dai partiti politici. La ricerca prende avvio dall’art. 49 Cost., che enuncia un diritto di partecipazione politica senza preoccuparsi di specificare quale sia la funzione dei partiti nello Stato. Vengono, quindi, analizzate le prime sentenze degli anni ’60, in cui i giudici sostenevano l’immunità giurisdizionale dei partiti, fino ad arrivare ai tempi più recenti. L’autore sottolinea, in particolare, la lesione dei diritti di difesa degli iscritti nei procedimenti disciplinari e l’ineffettività delle pronunce di accoglimento che gli espulsi hanno spesso ottenuto. In conclusione viene esaminata la L. n. 13/2014, che appare come uno strumento normativo insufficiente per far rispettare il metodo democratico anche all’interno dei partiti.