Abstract (in italiano)
Il presente lavoro rappresenta un tentativo inquadrare alcuni aspetti evolutivi della forma di governo italiana nel corso della fase emergenziale apertasi con la cd. crisi economica ed acuitasi ulteriormente con la pandemia.
In questo periodo, i rapporti formali tra i poteri dello Stato non sono stati oggetto di riforme strutturali, a fronte di una marcata evoluzione sostanziale degli equilibri istituzionali che determinano il concreto svolgimento della forma di governo. Ciò ha interessato tanto i rapporti tra Governo e Parlamento, ulteriormente sbilanciati in favore del primo, quanto la figura del Presidente della Repubblica, il cui ruolo appare sempre più centrale nel panorama istituzionale.
Quello dell’emergenza è un elemento che funge da catalizzatore per accelerare, e in parte giustificare, il venir meno delle regole non scritte e la loro sostituzione con nuove prassi. Ciò non dovrebbe essere visto necessariamente con preoccupazione, in quanto i rapporti tra i poteri dello Stato sono in continua e fisiologica evoluzione. Tuttavia, è necessario mantenere alta l’attenzione in merito a quelle prassi, sorte in fase emergenziale, che rischiano, se destinate a consolidarsi, di alterare gli equilibri istituzionali oltre i limiti del dettato costituzionale.