Abstract (in italiano)
Nel presente contributo si intende analizzare il ruolo che il consenso, inteso come veicolo di espressione della libertà di autodeterminazione sessuale di cui all’art. 2 Cost, ha nella concretizzazione del reato di violenza sessuale.
Tenendo conto della problematicità della struttura della norma di cui all’art. 609-bis c.p., nonché del c.d. “diritto vivente”, che sembra essere consolidato nell’interpretare il consenso come elemento essenziale nel reato in esame, ci si interrogherà poi sul ruolo (eventuale) della Corte costituzionale, giungendo poi a sottolineare che il compito, urgente, di intervenire spetta al legislatore.