INTRODUZIONE
Poche parole sul senso dell’iniziativa e a corredo delle domande formulate per questo Forum.
L’idea è maturata in seno al dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell’Università di Pisa, curriculum in Teoria dei diritti fondamentali, giustizia costituzionale, comparazione giuridica (responsabile scientifico il Prof. P. Passaglia), in considerazione anche di un progetto di ricerca, finanziato dall’Ateneo pisano per il biennio 2018-2020, sul tema Diritto senza politica. Le forme della produzione giuridica nell’epoca transnazionale (responsabile scientifico il Prof. R. Tarchi).
Nell’uno e nell’altro ambito sono impegnati, infatti, studiosi che da molto tempo si dedicano alla giustizia costituzionale, e in entrambi i contesti di approfondimento l’ord. n. 207/2018, depositata il 16 novembre 2018, è apparsa fin da subito di assoluto rilievo, per il suo carattere inedito e per i formidabili profili di natura sostanziale e processuale che è venuta problematicamente a porre in risalto. Che si tratti di un provvedimento senza precedenti, di un unicum, nell’esperienza della Corte costituzionale italiana, è certo; è da chiedersi, tuttavia, se si tratti di un’ordinanza anche storica, nel senso che possa segnare uno scarto, una cesura, un prima e un dopo, rispetto al modus operandi della Corte, e se possa pure produrre conseguenze significative sull’attenzione che alla giurisprudenza della stessa Corte il legislatore si mostrerà in grado di apprestare.
Dunque si è inteso coinvolgere in una tavola rotonda, tenutasi a Pisa presso il Dipartimento di Giurisprudenza il 29 marzo scorso – oltre ai giovani dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti che con passione da sempre animano le diverse attività scientifiche – anche colleghi di altri settori disciplinari della medesima Università, così da intrecciare le varie sensibilità e possibilmente alimentare un dibattito serrato; un dibattito il quale, per vero, non si è sviluppato indistintamente sulla pronuncia, ma è stato previamente incanalato da otto domande, formulate e fatte circolare con congruo anticipo.
Un lavoro intergenerazionale e interdisciplinare, pertanto, con un risultato, quello del Forum (nel quale il dibattito è stato trasposto), che si aggiunge alle molteplici iniziative fiorite di recente un po’ in tutta Italia sulla medesima ordinanza della Corte; nel proposito di contribuire, con un tassello, al mosaico delle riflessioni dottrinali cui i Giudici della Consulta, volendo, potranno attingere in vista della ripresa della trattazione della questione di costituzionalità, già fissata per l’udienza del 24 settembre 2019.