Abstract (in italiano)
Il contributo si propone di mettere in risalto le trasformazioni che hanno interessato l’organizzazione territoriale dei partiti politici italiani, a partire dall’analisi dei loro statuti. Lo studio indaga, quindi, i fattori che hanno condotto ad una progressiva fuga dal territorio dei partiti e all’accentramento dei loro processi decisionali, con conseguente trasformazione delle articolazioni locali degli stessi in mere strutture serventi rispetto al cd “party in central office”.
L’articolo si interroga, poi, sulla compatibilità di tale tendenza con il dettato costituzionale e verifica la possibilità di trarre dall’art. 49 Cost. indicazioni sul «dover essere» dei partiti politici rispetto al territorio. Infine, si indagano le soluzioni che potrebbero essere adottate in sede legislativa – e financo in sede giurisdizionale – per correggere le derive centralistiche e oligarchiche dei partiti politici e dare sostanza al «metodo democratico» indicato dalla Carta fondamentale.