27 GENNAIO 2022
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Prologo. L’obiter dictum della sent. n. 269 del 2017. – 2. Le precisazioni fornite dalla giurisprudenza costituzionale successiva: il temperamento del modello. – 3. Capacità espansiva del nuovo orientamento: oltre la Carta dei diritti fondamentali. – 4. Brevi riflessioni sulla normativa europea involgente diritti fondamentali. – 5. Osservazioni conclusive: la prospettiva della leale collaborazione tra Corti.
Abstract (in italiano)
L’articolo esamina il nuovo assetto del sindacato sull’incompatibilità tra diritto interno e diritto dell’Unione europea relativo a diritti fondamentali. L’Autore evidenzia, in particolare, come la più recente giurisprudenza costituzionale in materia di doppia pregiudizialità, svincolandosi dal solo riferimento alla Carta dei diritti fondamentali fino ad includere l’intero diritto europeo, primario e derivato, potrebbe determinare applicazioni di portata potenzialmente dirompente sui rapporti fra ordinamento nazionale e dell’Unione europea. Nell’ultima parte del contributo, si suggerisce, però, che l’innovativo approccio interpretativo adottato dalla Corte costituzionale, nella misura in cui si ispira ad un rinnovato dialogo con la Corte di giustizia, sembrerebbe avere già in se stesso antidoti e anticorpi, capaci di prevenire e financo bloccare tali possibili risvolti conflittuali.
Abstract (in inglese)
The essay analyses the most recent case-law of the Italian Constitutional Court (ICC) concerning the incompatibility between domestic and EU law on fundamental rights. The Author points out that the new orientation of the ICC, moving away from the reference to the EU Charter of Fundamental Rights to include the whole EU law, could generate potentially conflicting implications. In the last part of the contribution, the A. suggests that the interpretative approach adopted by the ICC, as it is based on a renewed dialogue with the European Court of Justice (ECJ), might already contain antidotes capable of preventing the development of such possible negative consequences.