31 AGOSTO 2023
INTRODUZIONE
Il tema che si è deciso di sottoporre alle riflessioni degli Studiosi in questo numero della Rivista concerne il processo di implementazione del PNRR, con particolare riferimento alla sua idoneità a incidere su alcuni snodi fondamentali del nostro sistema costituzionale.
Sin dall’inizio è apparso infatti verosimile che l’imponente “macchina” messa in moto da tale strumento e i vincoli che ne avrebbero dovuto, a vario titolo, scandire l’attuazione avrebbero condizionato il funzionamento dello Stato, nel senso di accentuare tendenze già avviate ovvero di instaurare prassi inedite e di cui sarebbe stato auspicabile il successivo consolidamento. [continua]
LE DOMANDE
All’indomani dell’approvazione del PNRR era diffusa la convinzione che la sua implementazione avrebbe inciso in modo determinante sotto diversi profili sugli equilibri dell’ordinamento costituzionale e normativo nazionale.
A circa due anni dalla sua approvazione e a fronte delle modifiche che ne hanno più recentemente segnato il processo di governance, come valuta le ripercussioni del PNRR:
- I Domanda - Sulle dinamiche della forma di governo?
- II Domanda - Sui rapporti fra lo Stato e le autonomie territoriali?
- III Domanda - Sui processi di normazione?
- IV Domanda - Sul tentativo di porre rimedio ai divari territoriali, che costituisce una delle priorità trasversali del Piano, con particolare riferimento all’erogazione dei servizi sanitari?
- V Domanda - Sul perseguimento di un’auspicabile semplificazione?
I PARTECIPANTI
- Davide De Lungo, Consigliere parlamentare – Camera dei Deputati
- Erik Longo, Professore associato di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Firenze
- Cesare Pinelli, Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico – «Sapienza» Università di Roma
- Sandro Staiano, Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Napoli Federico II
- Giuseppe Verde, Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Palermo