08 GENNAIO 2021
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Un’istituzione essenziale, in crisi. – 3. La riforma elettorale come improbabile “toccasana” e la necessità di affrontare anche altri problemi. – 4. I nodi a monte: il C.S.M. quale organo “intrinsecamente politico”, dalla necessaria “composizione rappresentativa” e “costituzionale”. – 5. I precedenti: dal 1958 ad oggi, sette discipline elettorali. – 6. Le numerose proposte sul tappeto avanzate negli ultimi anni. – 7. Il progetto Bonafede: a) le norme sul funzionamento del C.S.M. rilevanti ai fini dell’elezione dei componenti togati. – 8. Il progetto Bonafede: b) l’“indecifrabile” sistema elettorale. – 9. Osservazioni conclusive.
Abstract (in italiano)
Il saggio è dedicato all’esame delle prospettive di riforma della legge elettorale per il rinnovo dei magistrati del Consiglio superiore della magistratura.
E’ diffusa la convinzione che tale riforma sia ormai necessaria per favorire il rilancio di tale organo, che sta vivendo una fase di grave crisi di legittimazione.
Tuttavia, per affrontare adeguatamente il tema, il saggio affronta anche altri due argomenti: in primo luogo, un bilancio dell’intera disciplina dell’ordinamento giudiziario dopo circa quindici anni dall’entrata in vigore della legge n. 150/2005; in secondo luogo, il tradizionale problema della natura del Consiglio superiore della magistratura e della sua collocazione nella forma di governo italiana, perché non vi sono leggi elettorali migliori o peggiori ma leggi elettorali più o meno rispondenti all’idea di tale organo che si intende affermare.
Abstract (in inglese)
The essay is dedicated to examining the prospects for reform of the electoral law for the renewal of the magistrates of the Superior Council of the Judiciary.
There is a widespread belief that this reform is now necessary to encourage the relaunch of this institution which is experiencing a phase of serious legitimacy crisis.
However, to adequately address the topic, the essay also addresses two other topics: first, a balance sheet of the entire discipline of the judiciary after about fifteen years from the entry into force of law n. 150/2005; secondly, the traditional problem of the nature of the Superior Council of the Judiciary and its position in the Italian form of government, because there are no better or worse electoral laws but electoral laws more or less corresponding to the idea that one wants to affirm of that institution.