16 FEBBRAIO 2023
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. I contorni della fattispecie della violenza sessuale. – 3. Consenso e libertà sessuale come principi costituzionali: un’analisi alla luce dell’art. 2 Cost. – 4. (Segue): L’assenza di consenso all’atto sessuale quale nuova possibile forma di vittimizzazione secondaria: spunta a partire da J.L. c. Italia. – 5. Il contributo della giurisprudenza di legittimità sull’essenzialità del consenso. – 6. Conclusioni.
Abstract (in italiano)
Nel presente contributo si intende analizzare il ruolo che il consenso, inteso come veicolo di espressione della libertà di autodeterminazione sessuale di cui all’art. 2 Cost, ha nella concretizzazione del reato di violenza sessuale.
Tenendo conto della problematicità della struttura della norma di cui all’art. 609-bis c.p., nonché del c.d. “diritto vivente”, che sembra essere consolidato nell’interpretare il consenso come elemento essenziale nel reato in esame, ci si interrogherà poi sul ruolo (eventuale) della Corte costituzionale, giungendo poi a sottolineare che il compito, urgente, di intervenire spetta al legislatore.
Abstract (in inglese)
In this paper, we aim to analyze the role that the consent, considering it as a vehicle of expression of sexual freedom, referred to in art. 2 of the Constitution, has in the concretization of the crime of sexual violence.
Taking into account the problematic structure of art. 609-bis c.p., as well as the c.d. "living law", which seems to be consolidated in interpreting the consent as an essential element in the crime in question, we will then wonder about the role (possible) of the Constitutional Court, then underlining that the task to modify art. 609-bis c.p. is up to the legislator.