19 DICEMBRE 2022
IL LIBRO
Titolo: Il “diritto” al giudice costituzionale
Autore: Costanza Nardocci
ISBN: 978-88-9391-823-7
N. pagine: 470
Anno di pubblicazione: 2020
Editore: Editoriale Scientifica
LA RECENSIONE
Il volume di Costanza Nardocci è uno di quei libri che il mio Maestro Alessandro Pizzorusso avrebbe definito un “libro da concorso”, in considerazione di come viene strutturato e del modo come il tema esaminato viene trattato.
Una prima parte (capitoli I e II) è dedicata alla ricostruzione storica, sia con esame puntuale dei lavori dell’Assemblea costituente, sia delle disposizioni di attuazione del titolo VI, prima sezione, della parte seconda della Costituzione.
La parte centrale (capitoli III, IV, V) si occupa del tema prescelto che viene suddiviso in maniera del tutto ragionevole, guidando il lettore nei singoli passaggi a vantaggio di chi si fosse momentaneamente distratto. Non si corre cioè il rischio di perdere il filo che percorre l’intero lavoro.
Nell’ultimo capitolo (VI) viene svolta una sorta di verifica e di applicazione pratica di quanto scritto nei capitoli precedenti, attraverso l’esame di alcuni “casi” affrontati dalla Corte costituzionale, assai noti che, per la materia trattata, potremmo definire “storici”. [continua]
LA REPLICA
La recensione del Prof. Romboli, che ringrazio per la lettura approfondita e dettagliata, consente di aprire la replica con qualche sollecitazione, che supera il recinto tracciato dal volume. I numerosi riferimenti e spunti verso l’“oltre”, a volgere cioè lo sguardo a ciò che cioè oltrepassa la dimensione strettamente fattuale e concreta che sorregge l’impianto dello scritto ripetendone la dichiarata prospettiva de jure condito, impongono di riflettere quella stessa impostazione e di partire da un elemento logicamente preliminare: l’obiettivo del volume. [continua]