21 SETTEMBRE 2022
INTRODUZIONE
Il Forum che si presenta invita autori ed autrici ad interrogarsi sulle dinamiche attuali che caratterizzano il regionalismo italiano.
Tale riflessione si pone nel percorso, già avviato dall’Associazione, che ha dedicato alcune importanti iniziative alle diverse sfaccettature del rapporto tra lo Stato e le Regioni.
Ricordo, in particolare, il convegno annuale “Il regionalismo italiano alla prova delle differenziazioni”, tenutosi virtualmente all’Università di Trento nel settembre 2020, il quale si è concentrato, grazie agli attenti interventi di relatori e relatrici, su aspetti cruciali quali, fra gli altri, i livelli essenziali delle prestazioni, il procedimento di attuazione dell’art. 116, comma 1 Cost., le Regioni nel processo costituzionale. Gli atti sono oggi pubblicati in un bel volume a cura di Matteo Cosulich.
Quel convegno era stato preceduto, nel mese di giugno, dal primo seminario di diritto comparato, iniziativa che si è aggiunta, su intuizione del Direttivo che presiedo, al calendario degli eventi dell’Associazione e dedicata alla memoria del Prof. Paolo Carrozza.
Il seminario, avendo l’obiettivo di indagare in ottica di diritto comparato i temi oggetto del convegno annuale, è stato intitolato “Autonomie territoriali e forme di differenziazione: ordinamenti a confronto”. [continua]
LE DOMANDE
- I Domanda - Anche alla luce dei passati tentativi di attuazione dell’art. 116, c. 3, Cost., per riaprire il confronto sul regionalismo è auspicabile interrogarsi anzitutto sulla necessità di riformare i luoghi del confronto tra centro e periferia?
- II Domanda - Quale futuro per il sistema delle conferenze? La partecipazione di rappresentanti delle Regioni e degli enti locali alla Commissione parlamentare per le questioni regionali può rappresentare una soluzione cooperativa soddisfacente?
- III Domanda - Che indicazioni possono trarsi dalla vicenda della pandemia rispetto ad una idea competitiva di regionalismo?
- IV Domanda - Come occorre impostare il rapporto tra prospettive di differenziazione ed esigenze di garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali? Che tipo di interventi di livello costituzionale e primario si possono immaginare per assicurare l’effettività della solidarietà territoriale?
- V Domanda - Quali implicazioni sono sottese all’attuazione PNRR rispetto al ruolo delle regioni, in particolare guardando alle esigenze di coesione territoriale?
I PARTECIPANTI
- Giuseppe Arconzo, Professore associato di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Milano
- Renato Balduzzi, Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Matteo Cosulich, Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Trento
- Mario Gorlani, Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico – Università degli Studi di Brescia
- Anna Maria Poggi, Professoressa ordinaria di Istituzioni di Diritto pubblico – Università degli Studi di Torino
- Sandro Staiano, Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Napoli «Federico II»
- Lorenza Violini, Professoressa ordinaria di Diritto pubblico comparato – Università degli Studi di Milano