19 MARZO 2019
SOMMARIO
SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il libero mandato come progetto di uguaglianza. – 3. Il libero mandato parlamentare durante la XVIII Legislatura – 3.1. Il Contratto per il governo del cambiamento – 3.2. Il disegno di revisione costituzionale della XVIII Legislatura: l’impianto complessivo – 3.3. Segue: gli istituti cd. ‘di democrazia diretta’ – 4. Il libero mandato popolare attraverso la democrazia partecipativa – 5. Conclusioni
Abstract (in italiano)
Il presente contributo, dando conto della crisi della rappresentanza che connota l’attuale contesto politico, si chiede se questa possa essere superata, e in che misura, dalla democrazia diretta e partecipativa.
A tal fine, l’autrice analizza gli spunti derivanti dalle riforme proposte nel corso della XVIII Legislatura concentrandosi, in particolare, sui rischi del ridimensionamento del libero mandato parlamentare, nonché sull’ impianto dei progetti di riforma e disegni di legge costituzionali che, mossi dall’esigenza, da un lato, di amplificare gli strumenti di democrazia diretta e, dall’altro, di ridurre il ruolo rappresentativo del Parlamento, si propongono di introdurre e modificare alcuni istituti quali il referendum e l’iniziativa legislativa popolare.
A ben vedere, però, se appare indispensabile rivitalizzare gli istituti di democrazia diretta, al tempo stesso è necessario prevederne una disciplina in grado di evitare interferenze capaci di compromettere il dispositivo della rappresentanza, ontologicamente connesso all’uguaglianza sostanziale e alla tutela delle minoranze.
Abstract (in inglese)
This contribution, taking into account the crisis of representation that characterizes the current political context, raises the question whether it can be overcome, and to what extent, by direct and participatory democracy.
To this end, the author analyses the ideas deriving from the reforms proposed in the course of the XVIII Legislature, focusing in particular on the risks of the resizing of the free parliamentary mandate, as well as on the structure of the constitutional reforms project which, motivated by the need, on the one hand, to amplify the instruments of direct democracy and, on the other, to reduce the representative role of Parliament, propose to introduce and modify the referendum and the popular legislative initiative.
If it seems essential to revitalize the institutes of direct democracy, however, at the same time it is necessary to provide for a discipline able to avoid interferences that could compromise the system of representation, ontologically connected to substantial equality and the protection of minorities.